Norvegia: ad agosto in scena “Querini”
Farnesina nel Mondo per l'Italia
16 Luglio 2012
Sessant'anni prima della scoperta dell'America, un nobile mercante veneziano fu protagonista di un naufragio che legò indissolubilmente il mercato ittico norvegese alla tavola italiana. La vicenda verrà portata in scena dall'opera “Querini”, diretta da Henning Sommero, sabato 4 e domenica 5 agosto 2012 nella Querinihallen nell'isola di Roest. Il fortunoso salvataggio di Querini e di parte del suo equipaggio sembra esser tratto da un romanzo d'avventura: partito da Creta alla volta delle Fiandre il 25 aprile del 1431, l'imbarcazione nella quale viaggiavano 68 persone tra ufficiali e marinai venne colta da forti tempeste che ne deviarono la rotta fino a spingerla ad ovest dell'Irlanda, in balia del capriccioso Atlantico. Costretti ad abbandonare la nave un mese dopo, solo 16 dei 47 membri che si imbarcarono nella scialuppa più grande riuscirono a toccare terra il 6 gennaio 1432, dopo venti lunghi giorni alla deriva, approdando in un'isoletta disabitata nell'arcipelago delle Lofoten, Sandoy. Ci vollero ancora molti giorni prima che alcuni pescatori li trovassero e li traessero in salvo nel loro villaggio situato nella piccolissima isola di Roest (una superficie di appena 11 kmq), che contava all'epoca una popolazione di soli 120 abitanti. Qui i sopravvissuti rimasero dal 3 febbraio al 14 maggio 1432 ed ebbero modo di ritemprarsi dalle terribili fatiche del viaggio. Solo in 11 tornarono a Venezia, nell'autunno del 1432, portando con sè una documentazione di inestimabile importanza riguardo gli usi e costumi degli abitanti del Nord e lo stoccafisso, che nel Triveneto e' tuttora chiamato bacalà (mentre il bacalà nel resto d'Italia indica il merluzzo conservato sotto sale).
I racconti di Querini
I racconti di Querini furono scritti per il Consiglio dei Pregadi, o Senato, e sono oggi conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Il loro valore si deve al fatto che essi risultano essere le uniche testimonianze di prima mano a descrivere minuziosamente la vita quotidiana degli abitanti dell'isola (chiamati "Rustene" dai veneziani) non solo dal punto di vista commerciale ma anche culturale. Dagli inizi del 900 il mercante veneziano godette di una rinnovata fama presso la popolazione norvegese grazie alla traduzione del suo racconto che contribuì ad approfondire la conoscenza della vita giornaliera degli antichi abitanti dell'isola di Roest.
Cambiano i rapporti commerciali
Questa avventura ebbe inoltre il merito di cambiare l'assetto dei rapporti commerciali tra Nord e Sud del vecchio continente, tanto che il mercato italiano divenne una delle mete privilegiate nel commercio del merluzzo essiccato. Ciò vale anche ai giorni nostri: ben l'80% dello stoccafisso prodotto dalle Lofoten e' infatti destinato al mercato italiano, prevalentemente veneto, dove la tradizione del “bacalà” iniziò proprio grazie a Querini. L'opera che racconterà questi avvenimenti e' stata realizzata con la collaborazione di professionisti di rilievo: lo scrittore, traduttore, drammaturgo e cantautore norvegese Ragnar Olsen (vincitore di numerosi riconoscimenti per il suo impegno artistico), l'organista e compositore Henning Sommero (che ha lavorato inoltre come regista di diversi spettacoli), l'artista e scultrice Tone Myskja (scenografa di concerti, spettacoli teatrali e di danza). Direttore artistico una cantante soprano originaria dell'isola di Roest, Hildegunn Pettersen, con la quale l’ Istituto di cultura di Oslo ha mantenuto stretti legami di collaborazione sin dagli inizi del progetto. Numerosi gli ospiti italiani che hanno assicurato la loro presenza alla prima dell'opera. Tra essi Giuliano Stivan, sindaco di Sandrigo, cittadina vicentina gemellata con Roest dal 2001, che si definisce “patria del bacalà”, vantando legami storici con le Isole Lofoten e organizzando una festa annuale, che dura una intera settimana, in onore di questo piatto.
Vedi anche:
1) OSLO\ aise\ 16 luglio 2012
2) ITALPLANET, 19 luglio 2012
3) Sito ufficiale dell'Opera Querini a Røst: http://www.queriniopera.no/
16 Luglio 2012
Sessant'anni prima della scoperta dell'America, un nobile mercante veneziano fu protagonista di un naufragio che legò indissolubilmente il mercato ittico norvegese alla tavola italiana. La vicenda verrà portata in scena dall'opera “Querini”, diretta da Henning Sommero, sabato 4 e domenica 5 agosto 2012 nella Querinihallen nell'isola di Roest. Il fortunoso salvataggio di Querini e di parte del suo equipaggio sembra esser tratto da un romanzo d'avventura: partito da Creta alla volta delle Fiandre il 25 aprile del 1431, l'imbarcazione nella quale viaggiavano 68 persone tra ufficiali e marinai venne colta da forti tempeste che ne deviarono la rotta fino a spingerla ad ovest dell'Irlanda, in balia del capriccioso Atlantico. Costretti ad abbandonare la nave un mese dopo, solo 16 dei 47 membri che si imbarcarono nella scialuppa più grande riuscirono a toccare terra il 6 gennaio 1432, dopo venti lunghi giorni alla deriva, approdando in un'isoletta disabitata nell'arcipelago delle Lofoten, Sandoy. Ci vollero ancora molti giorni prima che alcuni pescatori li trovassero e li traessero in salvo nel loro villaggio situato nella piccolissima isola di Roest (una superficie di appena 11 kmq), che contava all'epoca una popolazione di soli 120 abitanti. Qui i sopravvissuti rimasero dal 3 febbraio al 14 maggio 1432 ed ebbero modo di ritemprarsi dalle terribili fatiche del viaggio. Solo in 11 tornarono a Venezia, nell'autunno del 1432, portando con sè una documentazione di inestimabile importanza riguardo gli usi e costumi degli abitanti del Nord e lo stoccafisso, che nel Triveneto e' tuttora chiamato bacalà (mentre il bacalà nel resto d'Italia indica il merluzzo conservato sotto sale).
I racconti di Querini
I racconti di Querini furono scritti per il Consiglio dei Pregadi, o Senato, e sono oggi conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Il loro valore si deve al fatto che essi risultano essere le uniche testimonianze di prima mano a descrivere minuziosamente la vita quotidiana degli abitanti dell'isola (chiamati "Rustene" dai veneziani) non solo dal punto di vista commerciale ma anche culturale. Dagli inizi del 900 il mercante veneziano godette di una rinnovata fama presso la popolazione norvegese grazie alla traduzione del suo racconto che contribuì ad approfondire la conoscenza della vita giornaliera degli antichi abitanti dell'isola di Roest.
Cambiano i rapporti commerciali
Questa avventura ebbe inoltre il merito di cambiare l'assetto dei rapporti commerciali tra Nord e Sud del vecchio continente, tanto che il mercato italiano divenne una delle mete privilegiate nel commercio del merluzzo essiccato. Ciò vale anche ai giorni nostri: ben l'80% dello stoccafisso prodotto dalle Lofoten e' infatti destinato al mercato italiano, prevalentemente veneto, dove la tradizione del “bacalà” iniziò proprio grazie a Querini. L'opera che racconterà questi avvenimenti e' stata realizzata con la collaborazione di professionisti di rilievo: lo scrittore, traduttore, drammaturgo e cantautore norvegese Ragnar Olsen (vincitore di numerosi riconoscimenti per il suo impegno artistico), l'organista e compositore Henning Sommero (che ha lavorato inoltre come regista di diversi spettacoli), l'artista e scultrice Tone Myskja (scenografa di concerti, spettacoli teatrali e di danza). Direttore artistico una cantante soprano originaria dell'isola di Roest, Hildegunn Pettersen, con la quale l’ Istituto di cultura di Oslo ha mantenuto stretti legami di collaborazione sin dagli inizi del progetto. Numerosi gli ospiti italiani che hanno assicurato la loro presenza alla prima dell'opera. Tra essi Giuliano Stivan, sindaco di Sandrigo, cittadina vicentina gemellata con Roest dal 2001, che si definisce “patria del bacalà”, vantando legami storici con le Isole Lofoten e organizzando una festa annuale, che dura una intera settimana, in onore di questo piatto.
Vedi anche:
1) OSLO\ aise\ 16 luglio 2012
2) ITALPLANET, 19 luglio 2012
3) Sito ufficiale dell'Opera Querini a Røst: http://www.queriniopera.no/