17 gennaio 2011

L’Istituto di Norvegia in Roma

A cura di Raffaella Ansuini, Giulia Vicerè

Quotidiano arte.it, 17 maggio 2011

La storia e l’attività

L’Istituto di Norvegia in Roma, che ha sede a pochi passi dal Gianicolo, nell’elegante viale Trenta Aprile, nasce nel lontano 13 febbraio 1959, quando l’Università di Oslo decise formalmente di fondare un Istituto di Norvegia a Roma nell’ambito dell’Università, con lo scopo di promuovere studi e ricerche umanistiche nel campo della cultura e dell’arte nell’area mediterranea.
L’atto di fondazione, cinquant’anni fa, fu reso possibile grazie allo sforzo congiunto, negli anni, di studiosi norvegesi e artisti già attivi a Roma e con familiarità con altri istituti e accademie straniere nella città; di rappresentanti di istituzioni culturali e pubbliche in Norvegia, e infine, grazie alla disponibilità di figure principali del commercio e dell’industria norvegesi, i quali hanno contribuito a garantirne il necessario sostegno finanziario. Ciò ha permesso, nel 1961, l’acquisto dell’attuale proprietà, collocata in una magnifica posizione con vista panoramica della città. Figura di spessore e senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile, è quella del professore Hans Peter L’Orange, primo direttore dell’Istituto, assistito da Hjalmar Torp e da Per Jonas Nordhagen, suoi immediati successori come direttori.
Oggi, ad illustrarci la splendida sede e a parlarci dell’attività dell’Istituto di Norvegia in Roma, è la direttrice, la professoressa Turid Karlsen Seim. Ci sottolinea che l’Istituto è parte della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Oslo e opera in stretto contatto con altre Università norvegesi. L’Istituto costituisce anche un punto di incontro fra istituzioni accademiche norvegesi, italiane e straniere attive in Italia. Si è specializzato in studi e ricerche di archeologia classica e storia dell’arte italiana. I risultati di tali ricerche vengono pubblicati negli atti dell’Istituto (Acta ad archaelogiam et artium historiam pertinentia). L’Istituto, inoltre, svolge attività di insegnamento, a cura di studiosi norvegesi e internazionali, e di ricerca, sempre nel campo dell’archeologia classica, della storia dell’arte, della storia, della religione e della cultura dei Paesi della regione mediterranea, sostenendo progetti di ricerca sia individuali sia realizzati sotto il patrocinio dell’Istituto, che possono essere organizzati con altre istituzioni italiane o norvegesi. Le principali attività svolte riguardano corsi e seminari per studenti universitari norvegesi di tutti i livelli, corsi e lezioni per gruppi norvegesi in viaggio di studio, conferenze e seminari.
Cuore pulsante dell’Istituto è la biblioteca che possiede un patrimonio librario che riguarda archeologia classica e storia dell’arte italiana fino al XVII secolo: particolare attenzione è dedicata allo studio della chiesa cristiana primitiva e all’arte della tarda antichità e del primo Medioevo. La biblioteca è parte dell’Unione Romana Biblioteche Scientifiche (URBS), rete costituita da 12 biblioteche di Istituti e Accademie di ricerca di diversi Paesi: Austria, Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Spagna, Stati Uniti, Olanda, Svezia, Svizzera e Italia. L’obiettivo della rete, il cui patrimonio librario è prevalentemente orientato verso le discipline umanistiche, è quello di fornire alla propria utenza un catalogo coordinato collettivo.

10 gennaio 2011

Inaugurazione del Museo della Vespa ad Oslo


Il Museo si trova nell’area di Gamle Fornebu, ex aeroporto di Oslo

Da EsteriCult, 10 gennaio 2011

Domenica 9 gennaio è stato inaugurato nell’area di Gamle Fornebu, ex aeroporto di Oslo, il Museo della Vespa (Vespa-museet), primo ed unico museo in Scandinavia totalmente dedicato al popolare scooter della Piaggio.

Il Museo è nato per iniziativa di Tom Arheim e di altri 4 collezionisti norvegesi, che insieme hanno una collezione di ben 26 modelli della Vespa.

All’inaugurazione hanno preso parte su invito una settantina di persone, molti gli esponenti dei media e gli importatori locali. Ospiti d’onore l’assessore alla cultura del comune di Bærum (circoscrizione nel cui territorio è ospitato il Museo), Sig.ra Trine Bendixen, e l’addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia, Dott. Sergio Scapin.

La Vespa godette di grande popolarità in Norvegia soprattutto negli anni ’50. All’epoca e fino agli inizi degli anni ’60 per acquistare un’autovettura occorreva un permesso particolare delle autorità a causa di un rigido contingentamento delle importazioni delle automobili mentre era più semplice ed economico acquistare la due ruote. La Vespa divenne presto uno dei più importanti mezzi di locomozione delle famiglie norvegesi negli anni ’50 (le prime Vespa furono importate nel 1952) e favorì la motorizzazione di massa in Norvegia. Negli anni ‘60 le guide turistiche della capitale norvegese erano avvenenti ragazze alla guida di una Vespa che “scortavano” le autovetture degli stranieri in visita alle attrazioni della città.
Nel Museo, che ospita numerosi modelli della Vespa oltre alla prima registrata in Norvegia, si possono ammirare foto originali d’epoca e interessanti filmati che testimoniano la popolarità e il successo che lo scooter italiano ha riscosso negli anni nel Paese Scandinavo.

L’inaugurazione è stata aperta da un indirizzo di benvenuto del collezionista Tor Arheim e dal saluto dell’assessore alla Cultura Trine Bendixen, che ha sottolineato come la Vespa rappresenti un momento particolarmente significativo nella storia della cultura norvegese.

Il Museo ad ingresso libero sarà aperto ogni domenica dalle ore 13:00 alle 16:00.

Qui di seguito un link al Museo della Vespa ad Oslo: www.vespa-museum.no/ e ad un articolo sulla stampa locale: www.budstikka.no/nyheter/vespa-museum-apnet-1.5943894

5 gennaio 2011

2010: 20 ANNI DI ACCADEMIA DELLA CUCINA AD OSLO


IL PRESIDENTE BALLARINI IN VISITA AD OSLO

Articolo pubblicato dal mensile "Civiltà della tavola" dell'Accademia Italiana della Cucina (n.221, novembre 2010).

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