12 febbraio 2008

"IL DIZIONARIO DEL NUOVO DESIGN ITALIANO": ALESSANDRO GUERRIERO IN CONFERENZA ALL’IIC DI OSLO

OSLO\ aise\12 febbraio 2008 - "Il dizionario del nuovo design italiano" è il titolo della conferenza che Alessandro Guerriero terrà il 4 marzo, alle ore 18.30, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, dove illustrerà con dovizia di immagini le nuove tendenze del design made in Italy. La conferenza si terrà in lingua italiana, con traduzione consecutiva in norvegese."Nella sua attitudine a perdersi e a ritrovarsi, a sfuggire alle regole per poi rientrare in altre nuove, oggi il design esprime in maniera errabonda il suo desiderio di dilatazione", spiega Guerriero, "i designers nuovi sono dei solitari girovaghi che qua e là mettono in scena la loro "commedia dell'arte". Per questa ipotesi di dizionario ne ho cercati alcuni che mi hanno attratto. Avrei potuto trovarne altri, dato che molti ne conosco: la curiosità che destano è proporzionale alla tensione poetica sottesa ai loro oggetti. Ho notato, autore per autore, certi atteggiamenti generali, non solo mirati alla nostra disciplina. Tutti posso elencarli in un nuovo dizionario. Fanno parte di quei "nuovi valori" che tutti in questo strano momento andiamo cercando"."Le ultimissime generazioni di designers", continua Guerriero, "si organizzano, si mostrano, si combinano. Si promuovono e vengono promosse in un clima assieme di evoluzione mondana e di modernismo economico. Un accorto e attuale uso delle tecniche di comunicazione sposta l'intera fenomenologia del progetto su un terreno complesso di intrecci infra-disciplinari, dove l'immagine globale di un oggetto è frutto del parallelismo dei molti fattori in gioco. Ben vengano nuovi dizionari…"Alessandro Guerriero fonda nel 1976 "Alchimia", che è stato uno dei gruppi più vitali nell’evoluzione del design italiano di post-avanguardia. "Alchimia" ha sviluppato la ricerca ambientale e psicologica degli oggetti e ha progettato occasioni per la definizione di una nuova teoria del "Design Romantico". Al suo interno si è formata una struttura eclettica che ha sviluppato il problema progettuale tentando un connubio fra poetica, progetto e produzione artigianale. Nel 1982, ad Alessandro Guerriero è stato assegnato il "Compasso d’oro" per la ricerca nel design.Tra le installazioni più importanti che Guerriero ha realizzato con "Alchimia" troviamo: La Stanza del Secolo al Palazzo dei Diamanti a Ferrara; Forum Design a Linz; Elogio del Banale per la Biennale di Venezia; Stanza da Manuale alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna; Architettura Ermafrodita al PAC di Milano; La Casa di Giulietta alla Galleria d’Arte Moderna di Verona; La Casa degli Sposi per la Triennale di Milano; Mobile Infinito al Museo d’Arte Moderna di Tokyo e Kyoto; la Stanza Fin-de-siécle al Centre George Pompidou di Parigi; Documenta 8 a Kassel; Erfurt Città Alchimia in DDR.Con "Alchimia" ha pubblicato vari libri tra cui Elogio del Banale, Moderno Postmoderno Millenario, Progetto Infelice, Architecture in Love, Disegni Alchimia. Di lui hanno parlato le maggiori pubblicazioni internazionali. Ha collaborato alla redazione e all’art direction della rivista Domus; è stato direttore della rivista Decoration International. Nel 1988 ha editato "OLLO - Rivista senza Messaggio", dedicata ad architettura, design, arte e moda.Sue opere si trovano al Museo d’Arte Moderna di Kyoto, al Twentieth Century Design Collection e al Metropolitan Museum di New York, al Museum fur Angewandte Kunst di Vienna, al Groningen Museum in Olanda, al Louisiana Museum fur Moderne Kunst, il Kunstmuseum di Düsseldorf e il Museum of Modern Art di Boston.Ha tenuto lezioni sul proprio lavoro e sul design al Politecnico di Milano, quello di Palermo e Firenze ma anche a Boston, Los Angeles, Pasadena, Dallas, Città del Messico, Chiuaua, Monterrey, Dusseldorf, Parigi, Groningen e Mosca.Con altri ha firmato alcuni progetti d’architettura: Casa della Felicità per la Famiglia Alessi a Omegna; la Torre Civica di Gibellina; il Museo d’Arte della Città di Groningen in Olanda (con Alessandro Mendini, Philippe Starck, Michele de Lucchi e Coop Himmelblau). Nel 1987 progetta e fonda Domus Academy, scuola postuniversitaria di Industrial e Fashion Design. Nel 1995 fa nascere a Ravenna Futurarium, laboratorio didattico dove il progetto ruota attorno alla dissolvenza delle discipline. Alla fine del 96, dopo aver aperto il nuovo atelier "Radiosity", inizia il progetto del nuovo Museo Benetton con Oliviero Toscani mentre in seguito ha progettato una piccola città vicino a Roma per conto della Bastogi e la mostra per il centenario Fiat. Inoltre ha ideato progetti scenografici per i Matia Bazaar, i Magazzini Criminali, il Teatro Out-Off e le scenografie virtuali per la Rai.Nel 1997 ha fondato la Cooperativa del Granserraglio con alcuni detenuti in semilibertà: la Nuova Arca, i Segreti Diabolici, il Design Virtuoso, il film Campo Corto, gli abiti Easy to Wear e la rivista Senza Fine sono alcuni dei progetti a sfondo sociale ad alta densità espressiva.Ha ideato e curato la mostra "Dressing Ourselves", presentata nel gennaio 2005 alla Triennale di Milano. Attualmente è anche presidente e direttore artistico della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano. (aise)