La videoarte italiana in mostra a Oslo
L'esposizione "The Hot Season – Italian Art Now" sarà ospitata dal 17 gennaio al 5 marzo presso lo Stenersen Museum. In mostra, 5 importanti video-installazioni di giovani artisti italiani per la prima volta in un museo pubblico norvegese
ItalPlanet News, 10 gennaio 2008
Verrà inaugurata a Oslo, presso lo Stenersen Museum, il prossimo 17 gennaio, per rimanere aperta al pubblico fino al 5 marzo 2008, la mostra "The Hot Season – Italian Art Now". La mostra presenta cinque importanti video-installazioni di giovani artisti italiani per la prima volta in un museo pubblico della capitale norvegese. Un percorso video-installativo che si dispiegherà negli ampi spazi del Museo Stenersen, il quale dedica un intero piano all'esposizione. I curatori del progetto, Bartolomeo Pietromarchi e Lorella Scacco, hanno selezionato alcune tra le più interessanti e recenti produzioni di artisti italiani che operano già in ambito internazionale. Gli artisti invitati sono: Elisabetta Benassi, Rä Di Martino, Lorenzo Scotto di Luzio, Vedovamazzei, ZimmerFrei.
Elisabetta Benassi presenta il video "The Dark Horse of the Festival Year" (2006), realizzato dalla stessa artista in due edifici abbandonati a Palermo. La ricerca dell'artista romana è sempre ricca di allegorie, di riferimenti alla tradizione culturale e artistica del Novecento e alle tematiche contemporanee più controverse. Il video e l'installazione vengono usati dall'artista come dispositivi per creare delle forti suggestioni emotive ed una diversa messa a fuoco morale nello spettatore. Rä Di Martino introduce al pubblico norvegese "The Red Shoes" (2007), un video poetico di breve durata ispirato alla cinematografia. L'artista predilige l'uso del video attraverso un linguaggio cinematografico: lavora con attori professionisti e costruisce delle brevi storie dai risvolti paradossali, vicine in generale all'estetica da cinema indipendente. Lorenzo Scotto di Luzio presenta per la prima volta all'estero il video "Tableaux Vivant" (2007), in cui si vede un gruppo di atleti di arti marziali relazionarsi con i visitatori di un museo. In alcune sequenze i lottatori sembrano divenire sculture plastiche all'interno del contesto museale, pur esprimendo rabbia e contestazione verso l'esterno. Vedovamazzei è un gruppo formato da due artisti, Stella Scala e Simeone Crispino. La loro ricerca punta sulla necessità di guardare oltre le apparenze, osservando l'origine iconografica degli oggetti e il loro significato simbolico, mentre il lato assurdo delle opere invita a riflettere sull'insensata rigidità delle convenzioni. Il duo artistico presenterà il film "Route 66" girato interamente con un telefono mobile. ZimmerFrei è un gruppo composto da Anna de Manincor, Anna Rispoli e Massimo Carozzi, che fa confluire nell'ambito delle arti visive esperienze che provengono dal cinema, dalla musica e dal teatro. Il trio espone il video "Teenage Lightning" (2006), un "road movie" ai suoi minimi termini, in cui il viaggio è dato solo dallo scorrimento della strada e del paesaggio oltre i vetri.
La mostra è sostenuta e promossa dallo Stenersen Museum e dall'Istituto Italiano di Cultura di Oslo, e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un catalogo edito da Produzioni Nero documenterà la mostra insieme ad un testo critico dei due curatori e ad una introduzione di Sergio Scapin, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura. (ItalPlanet News)
ItalPlanet News, 10 gennaio 2008
Verrà inaugurata a Oslo, presso lo Stenersen Museum, il prossimo 17 gennaio, per rimanere aperta al pubblico fino al 5 marzo 2008, la mostra "The Hot Season – Italian Art Now". La mostra presenta cinque importanti video-installazioni di giovani artisti italiani per la prima volta in un museo pubblico della capitale norvegese. Un percorso video-installativo che si dispiegherà negli ampi spazi del Museo Stenersen, il quale dedica un intero piano all'esposizione. I curatori del progetto, Bartolomeo Pietromarchi e Lorella Scacco, hanno selezionato alcune tra le più interessanti e recenti produzioni di artisti italiani che operano già in ambito internazionale. Gli artisti invitati sono: Elisabetta Benassi, Rä Di Martino, Lorenzo Scotto di Luzio, Vedovamazzei, ZimmerFrei.
Elisabetta Benassi presenta il video "The Dark Horse of the Festival Year" (2006), realizzato dalla stessa artista in due edifici abbandonati a Palermo. La ricerca dell'artista romana è sempre ricca di allegorie, di riferimenti alla tradizione culturale e artistica del Novecento e alle tematiche contemporanee più controverse. Il video e l'installazione vengono usati dall'artista come dispositivi per creare delle forti suggestioni emotive ed una diversa messa a fuoco morale nello spettatore. Rä Di Martino introduce al pubblico norvegese "The Red Shoes" (2007), un video poetico di breve durata ispirato alla cinematografia. L'artista predilige l'uso del video attraverso un linguaggio cinematografico: lavora con attori professionisti e costruisce delle brevi storie dai risvolti paradossali, vicine in generale all'estetica da cinema indipendente. Lorenzo Scotto di Luzio presenta per la prima volta all'estero il video "Tableaux Vivant" (2007), in cui si vede un gruppo di atleti di arti marziali relazionarsi con i visitatori di un museo. In alcune sequenze i lottatori sembrano divenire sculture plastiche all'interno del contesto museale, pur esprimendo rabbia e contestazione verso l'esterno. Vedovamazzei è un gruppo formato da due artisti, Stella Scala e Simeone Crispino. La loro ricerca punta sulla necessità di guardare oltre le apparenze, osservando l'origine iconografica degli oggetti e il loro significato simbolico, mentre il lato assurdo delle opere invita a riflettere sull'insensata rigidità delle convenzioni. Il duo artistico presenterà il film "Route 66" girato interamente con un telefono mobile. ZimmerFrei è un gruppo composto da Anna de Manincor, Anna Rispoli e Massimo Carozzi, che fa confluire nell'ambito delle arti visive esperienze che provengono dal cinema, dalla musica e dal teatro. Il trio espone il video "Teenage Lightning" (2006), un "road movie" ai suoi minimi termini, in cui il viaggio è dato solo dallo scorrimento della strada e del paesaggio oltre i vetri.
La mostra è sostenuta e promossa dallo Stenersen Museum e dall'Istituto Italiano di Cultura di Oslo, e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un catalogo edito da Produzioni Nero documenterà la mostra insieme ad un testo critico dei due curatori e ad una introduzione di Sergio Scapin, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura. (ItalPlanet News)