24 marzo 2009

IIC OSLO - Inaugurazione della mostra "Carte Futuriste" presso il prestigioso Museo Vigeland di Oslo

Novantunesimo Istituto, 24 marzo 2009 - In occasione del Centenario del Manifesto futurista, è stata inaugurata il 19 marzo nella prestigiosa sede del Museo Vigeland di Oslo la mostra itinerante "Carte futuriste", promossa dal Ministero degli Affari Esteri e organizzata dall' Istituto Italiano di Cultura di Oslo.

La mostra, curata da Davide Sandrini e Maurizio Scudiero, rimarrà aperta al pubblico dal 20 marzo al 3 maggio 2009. La mostra rappresenta una vetrina importante per l'opera futurista in Norvegia e in particolare per Oslo che, per lungo tempo dagli Anni Trenta, fu la città di adozione dell'artista futurista italiano Ivo Pannaggi, i cui tre figli vivono tuttora ad Oslo. A Ivo Pannaggi sarà dedicata, nell'ambito della mostra, una conferenza a cura dell'arch. Roberta Luciani, che ha improntato la sua tesi di laurea sullo studio di questo grande artista.

La mostra è accompagnata da un catalogo, in lingua italiana ed inglese, riccamente illustrato e realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, nel quale accanto ad una prefazione del Direttore Generale per la Promozione e la Coperazione Culturale, Min. Pl. Gherardo La Francesca, figurano una esauriente presentazione del Futurismo Italiano a cura dello storico d'arte ed esperto di futurismo, Prof. Maurizio Scudiero, nonché la presentazione di tutte le opere esposte con una nota biografica sugli autori.

La serata si è conclusa con un evento conviviale al quale hanno preso parte alcune personalità di spicco del mondo culturale norvegese, quali il Sovrintendente per le Collezioni Artistiche della Municipalità di Oslo, Prof.ssa Lise Mjøs. Nel corso del pranzo, il prof. Scudiero ha dedicato ai presenti una interpretazione di alcuni "brani futuristi" dando quindi dimostrazione della varietà e della particolarità delle forme espressive che hanno contraddistinto il movimento.La mostra, dopo la capitale norvegese, farà tappa a Monaco di Baviera, Bratislava, Cracovia, Varsavia, Kiel, Vilnius e presso altre sedi europee che avrebbero manifestato l'interessamento ad ospitarla.